domenica 28 febbraio 2010

Campo dei Frari


Il Campo dei Frari si trova a Venezia nel sestiere di San Polo. Il Campo dei Frari è localizzato in un punto della città molto frequentato dai turisti ma anche dai veneziani. Infatti presso il Campo dei Frari ci sono alcuni edifici storici importanti da vedere quali la Scuola Grande di San Rocco e la vicina Chiesa di San Rocco, l'Archivio di Stato e naturalmente la Basilica dei Frari con l'alto campanile. Si può quindi affermare che il Campo dei Frari sia la terza area monumentale per importanza a Venezia, dopo quella Marciana e quella dei SS. Giovanni e Paolo. La Scuola Grande di San Rocco fu portata a termine nel 1549, in stile rinascimentale, dagli architetti Bon, Lombardo e Scarpagnino. Essa viene visitata per ammirare soprattutto le meravigliose tele di Jacopo Robusti detto il Tintoretto. E' possibile visitare gratuitamente questa Scuola Grande il 16 agosto, in occasione della festività di San Rocco. La costruzione della Basilica dei Frari venne iniziata nel 1340 in stile gotico, al suo interno sono sepolti sei dogi ed alcuni importanti personaggi, tra i quali lo scultore Canova ed il grande pittore Tiziano del quale si può vedere uno dei capolavori nella Cappella Maggiore: l'Assunzione. Il Campo dei Frari ha mantenuto intatta nei secoli la sua struttura originale.


Questo campo è stato immortalato dai grandi vedutisti del '700; l'unica differenza tra l'aspetto attuale e quello riportato sulle loro tele è che il Ponte dei Frari adesso ha le spallette, cioè i parapetti, che mancavano alcuni secoli fa. Il Campo dei Frari viene attraversato ogni giorno da persone che si recano al lavoro o vanno a fare le spese, dagli studenti che vanno allo Iuav e spesso dai turisti che visitano gli edifici monumentali posti sul suo perimetro. Il Campo dei Frari è percorso da chi vuole andare da Piazzale Roma a S. Tomà e viceversa, ma anche da coloro i quali vogliono andare da Campo Santa Margherita verso Campo S. Polo e Rialto. Al centro del Campo dei Frari si nota una grande vera da pozzo, mentre al di sopra di uno dei portoni che fungono da ingresso alla Basilica si può ammirare una bella lunetta in marmo eseguita agli inizi del '400 dal senese Jacopo della Quercia. A fianco dell'ingresso principale della Chiesa dei Frari si trova l'enorme Archivio di Stato che ha qui la propria sede dal 1815. Esso occupa l'area dei bei chiostri dell'antico convento francescano. Al suo interno sono custoditi oltre 15 milioni di volumi, che costituiscono la vera memoria storica della città ed il paradiso degli studiosi di Venezia che qui possono effettuare, previa autorizzazione, le loro ricerche. Delle gondole ai Frari si trovano spesso sulla riva. Lungo il campo sono disposti numerosi negozi tra i quali la legatoria Polliero e altri locali. Anche chi soggiorna a Venezia per pochi giorni non può certo mancare di visitare il Campo dei Frari e i suoi dintorni. La fermata del vaporetto più vicina al Campo dei Frari si chiama "S. Tomà" (linee 1 e 2).






sabato 27 febbraio 2010

Gradite Visite ad Alloggi Barbaria


Recentemente ho ricevuto delle gradite visite ad Alloggi Barbaria. Le gradite visite in questione sono state quelle di alcuni fedeli lettori del blog, e questo mi ha fatto estremamente piacere. Questi incontri significano molto per me, vuol dire che sono riuscito a stabilire un contatto con altre persone che amano Venezia e tramite il blog ho potuto trasmettere a loro delle informazioni utili e mostrare, spero, qualche foto interessante. Non so quanti blogger abbiano la mia stessa fortuna di poter incontrare i propri lettori: è per me un vero privilegio. Mi continuo a meravigliare nel vedere quanta passione abbiano per Venezia molte persone che pur vivono lontane dalla "mia" città. E ciò mi dà continua energia per aggiornare con frequenza il blog. Durante il carnevale mi sono venuti a trovare, con mia grande sorpresa, Françoise e Georges da Lione. Essi erano vestiti con dei bellissimi costumi dai colori rosso e nero. Potete immaginare il mio stupore quando li ho visti arrivare. Infatti avevo già scelto di mettere la foto che avevo fatto solo qualche giorno prima a loro in Piazza San Marco (senza che li conoscessi) per il post "Foto di Maschere a Venezia"! Sempre in quei giorni mi ha fatto visita Madame M. 17 da Parigi, che tornerà a trovarmi ancora. Qualche tempo fa è venuta a salutarmi Madame Mirajeu, grande appassionata di bookcrossing. La scorsa settimana è stata la volta di Madame Catherine H., brava fotografa, accompagnata dalla sua inseparabile macchina fotografica. Infine ieri ho ricevuto la gradita visita di due giovani ricercatrici, Ilona e Pinja, che stanno preparando rispettivamente una tesi su Venezia ed una guida della città (in lingua finlandese), soggiornando a Venezia per un lungo periodo. Tutte le persone che sono venute a trovarmi hanno dimostrato un'ottima conoscenza dell'italiano, faccio a loro i miei più sinceri complimenti. So bene che le vostre gradite visite ad Alloggi Barbaria continueranno nei prossimi mesi, quindi invito anche i lettori del blog più timidi nel venire a salutarmi se verranno a Venezia. Mi trovate di pomeriggio dal lunedi al sabato, vi aspetto. A presto!


venerdì 26 febbraio 2010

Nebbia a Venezia


La nebbia a Venezia è rimasta per tutta la giornata di giovedi 25 febbraio 2010. La nebbia a Venezia spesso provoca dei disagi ai trasporti via acqua, così possono capitare dei ritardi dei vaporetti e spesso le linee che normalmente percorrono il perimetro esterno della città sono costrette ad andare lungo il Canal Grande. In caso di nebbia a Venezia, sui canali più larghi, come appunto il Canal Grande ed il Canale della Giudecca, vengono accese delle luci molto intense poste sulle briccole che facilitano la navigazione alle imbarcazioni. Con la nebbia vengono garantiti, tramite vaporetto munito di radar, solamente i collegamenti con le isole della laguna di Venezia, tra le quali il Lido, Murano e la Giudecca. Il periodo durante il quale si verifica di più la nebbia a Venezia è quello autunnale, però anche nelle altre stagioni tale fenomeno non è raro, come dimostra la fitta nebbia che ha coperto la città il 25 febbraio 2010, in pieno inverno. A Venezia nelle giornate estive molto calde si può verificare la nebbia, di solito di primo mattino. Ci sono due regole non scritte in caso di nebbia a Venezia. La prima è che dopo tre giornate troppo calde in autunno scende la nebbia. La seconda regola dice che dopo tre giorni di nebbia probabilmente pioverà. I veneziani alla nebbia ci sono abituati poichè qui, in una città costruita sull'acqua, essa è di casa. A Venezia la nebbia viene chiamata in dialetto "caìgo". La sensazione che offre la nebbia a Venezia è forte. Provate a camminare di notte, quando la nebbia cala lungo i campi della città, sentirete solo il rumore ovattato dei vostri passi e proverete una sensazione strana. A volte non sarete in grado di orientarvi e vedrete dei luoghi a voi familiari diventare confusi. Io con la nebbia ho avuto alcune brutte esperienze in laguna. Può succedere di essere fuori con la barca mentre il tempo è soleggiato, quando all'improvviso cala la nebbia, e allora sono guai. Chi non ha la bussola o un gps avrà grosse probabilità di perdere l'orientamento. In quei casi il migliore consiglio è quello di legare la propria barca ad una briccola (così si chiama il gruppo di grossi pali, chiamato anche "dama", che delimita i canali della Laguna di Venezia), ed attendere che la nebbia si alzi almeno fino a poter vedere la briccola seguente. Di notte queste situazioni diventano di certo più pericolose. Fa anche un po' di impressione nelle giornate di nebbia sentire le "sirene" delle grosse imbarcazioni che lasciano il porto. Comunque la nebbia rende Venezia ancora più particolare. Chi ascolta Antonio Vivaldi potrà sicuramente riconoscere il brano delle "Quattro Stagioni" in cui questo grande compositore descrive, a modo suo, Venezia con la nebbia.






giovedì 25 febbraio 2010

Nuovo Pontile a San Marco


Un nuovo pontile a San Marco è in costruzione da alcuni mesi. Il nuovo pontile a San Marco è enorme, esso comincia dall'ex caffetteria (opera neoclassica in marmo bianco di Lorenzo Santi del 1838), e termina di fronte all'ingresso dei Giardini Reali. Al momento non so dirvi se questo grandissimo pontile verrà usufruito dai vaporetti di Actv o da quelli di Alilaguna, ma questo non cambia di molto la situazione. Ma come, in un momento storico dove è abitudine richiedere ai progetti delle nuove costruzioni un impatto ambientale vicino allo zero, si autorizza uno scempio simile? Le grandi dimensioni di questo nuovo pontile priveranno della vista del Bacino San Marco, mentre dall'acqua si vedrà un enorme imbarcadero che toglierà dalla visuale gran parte della riva. Purtroppo non finisco mai di stupirmi di quanto si possa fare del male a Venezia, senza farsi troppi scrupoli. Mi sembra quasi che ci siano delle persone che provino gusto nel rovinare la città, non fossero sufficienti i danni provocati a Venezia dall'edilizia "moderna" nel corso degli ultimi due secoli. Questa è una Venezia che sacrifica la propria bellezza alle esigenze del turismo di massa, ed io non approvo. Non credo fosse necessario costruire un pontile enorme in una zona pittoresca come quella, ma probabilmente tale pessima soluzione fa parte di un riassetto pianificato di recente del sistema di trasporto acqueo in città. Anche di fronte alla Chiesa di Santa Maria della Pietà è stato completato un pontile dalle esagerate dimensioni. Esso nasconde alla visuale (dall'acqua) una parte notevole della chiesa, progettata da Massari nel 1745, che un tempo fu teatro delle esibizioni di Antonio Vivaldi. Allora a malincuore vi consiglio di rispolverare le vostre vecchie immagini del Bacino con l'Isola di S. Giorgio Maggiore e la Punta della Dogana, poichè di quelle foto in futuro non si potrà più farne, a causa del nuovo pontile in costruzione sulla riva vicina a San Marco.







mercoledì 24 febbraio 2010

Lavorazione del Vetro di Murano


La lavorazione del vetro di Murano originale avviene solo in quest'isola della laguna non distante da Venezia. La lavorazione del vetro si effettua a Murano fin dal lontano 1291, in quell'anno infatti tutte le fornaci presenti a Venezia vennero trasferite nell'isola a causa dei numerosi incendi che esse provocavano in città. Da allora la lavorazione del vetro di Murano è sempre stata controllata dalla Serenissima affinchè i maestri vetrai non fuggissero all'estero e rivelassero i loro segreti sulla lavorazione. A Murano quindi la tecnica per lavorare il vetro è stata tramandata per secoli di generazione in generazione, spesso di padre in figlio. Per diventare un maestro vetraio occorrono lunghi anni di lavoro presso una fornace e comunque non tutti sono dotati dell'abilità e della creatività necessaria. Il maestro vetraio (nelle foto vedete all'opera il mio amico Adriano) viene assistito da due aiutanti chiamati servente e serventino. Essi sorreggono la lunga canna metallica sulla quale il maestro soffia per dare al vetro la forma desiderata, ma non solo, il servente ed il serventino manipolano a loro volta il vetro con gli attrezzi a loro disposizione, tra i quali sono essenziali la spatola ed una pinza chiamata borsella.


Descrivere la lavorazione del vetro di Murano non è semplice, per capire un po' è meglio seguire la sequenza di immagini che illustrano le varie fasi della produzione di una coppa. La lavorazione del vetro richiede molti sforzi fisici e la resistenza al calore, poichè nelle fornaci si arriva ad una temperatura di circa 1000 gradi. Non ci deve sorprendere quindi che la maggioranza della produzione del vetro di Murano venga effettuata in inverno quando almeno la temperatura dell'ambiente è più bassa. In estate le fornaci tengono aperto per la vendita e per offrire delle dimostrazioni ai visitatori. Queste dimostrazioni sono gratuite a Murano e non richiedono alcun impegno, i visitatori pagheranno solo se dovessero comprare qualche oggetto. Attualmente la produzione del vetro nell'isola di Murano sta attraversando un brutto momento, iniziato ben prima della crisi economica di questi mesi.


Risultano infatti in cassa integrazione oltre 600 lavoratori dell'industria del vetro. Le motivazioni della crisi della vendita del vetro sono molteplici, innanzi tutto gli alti costi della produzione, quindi la mancanza di un ricambio generazionale (poichè i giovani sono poco disposti ad intraprendere un lavoro tanto duro con uno stipendio relativamente basso), ed infine l'arrivo massiccio di vetro prodotto in Cina. Quest'ultimo fattore ha messo in ginocchio molte fornaci di Murano che hanno chiuso, incapaci di reggere la concorrenza del prezzo ridotto con cui viene venduto il vetro asiatico. A questo punto serve urgentemente l'intervento dello Stato a sostegno della produzione del vetro di Murano, o questo scomparirà dall'isola nel giro di 10-20 anni. La stessa Regione del Veneto potrebbe istituire dei corsi formativi gratuiti per i giovani che intendessero cominciare questo mestiere.


Quando i giovani fossero inseriti nell'organico delle fornaci, a mio avviso sempre la Regione dovrebbe loro garantire una maggiorazione dello stipendio per adeguarlo alle loro aspettative. Non vedo purtroppo molte altre alternative per salvare la produzione del vetro di Murano. Chi intendesse comprare del vetro a Murano, farà bene a confrontare i prezzi che possono variare per un oggetto simile da un negozio all'altro. E comunque si deve esigere all'acquisto che sull'oggetto comprato sia presente il trademark, ossia il marchio che ne certifica l'origine del tipo "Made in Murano" o "Handmade Murano Glass". Nel frattempo consiglio a tutti di andare a vedere a Murano la lavorazione del vetro, poichè ammirare come viene creato dai maestri vetrai un prezioso oggetto di vetro praticamente dal nulla, dà sempre delle grandi emozioni. Quando avrete visto come si effettua la lavorazione del vetro a Murano capirete perchè i prezzi di vendita non possono essere economici nei prodotti originali.

Aggiornamento: La Vetreria Elite ha chiuso la propria attività il 29 febbraio 2012.




martedì 23 febbraio 2010

Cortile di Palazzo Ducale


Il cortile di Palazzo Ducale si trova all'interno dell'edificio più imponente di Venezia ed è adiacente alla Basilica di San Marco. Il cortile di Palazzo Ducale è caratterizzato da due belle vere da pozzo in bronzo che sono opera di Niccolò dei Conti e di Alfonso Alberghetti (1556). Sul perimetro del cortile di Palazzo Ducale sono visibili le quattro facciate interne dell'edificio. Quelle che sono a sud e a ovest sono le più antiche, in stile gotico con tipici archi ogivali e lunghi porticati tra i quali spicca la splendida Loggia Foscara. La facciata est è rinascimentale e fu costruita su progetto di Antonio Rizzo ma ultimata da Pietro Lombardo intorno al 1500. La facciata nord è barocca e fu progettata da Bartolomeo Manopola (1604). Da quel lato inizia la grandiosa Scala dei Giganti sulla cui sommità sono poste le statue in marmo di Marte e Nettuno, rispettivamente dio della guerra e del mare. Le due imponenti sculture, che danno il nome alla scala, vennero eseguite nel 1566 da Jacopo Sansovino. La Scala dei Giganti è opera di Antonio Rizzo e fu terminata nel 1491. Qui veniva annunciata l'elezione del Doge, che era incoronato con la Zoia, il tipico copricapo ducale. Dal cortile di Palazzo Ducale si può avere una vista insolita delle cupole della Chiesa di S. Marco. Tra i portici è visibile anche la scultura originale di San Teodoro ed il Drago, mentre quella che adesso è posta sulla sommità di una delle colonne in Piazzetta San Marco è evidentemente una copia (chiamata dai veneziani Tòdaro). Sotto al lato orientale del cortile di Palazzo Ducale è presente anche una gondola dotata di felze. Le vere da pozzo del cortile di Palazzo Ducale sono state recintate da qualche anno. Chi volesse sfidare i divieti superando tali limiti, vedrebbe che all'interno delle vere da pozzo ci sono centinaia di monete che vi venivano buttate con la speranza di ritornare a Venezia, in modo simile a quello che accade ancora oggi a Roma nella Fontana di Trevi. Dunque tutte quelle monete stanno lì ad arrugginire. Non credo sarebbe troppo gravoso chiedere alle guide di Palazzo Ducale, sempre così disponibili, di recuperarle prima che vadano fuori corso (le monete sono del periodo precedente all'Euro) e con il ricavato si potrebbe fare della beneficienza. Il cortile di Palazzo Ducale è stato spesso luogo della premiazione dei vincitori del Premio Campiello, uno tra i più prestigiosi premi letterari. Purtroppo anche solo per entrare a vedere questo bellissimo cortile bisogna pagare il biglietto per la visita a Palazzo Ducale. La fermata del vaporetto più vicina per arrivare al cortile di Palazzo Ducale è S. Zaccaria (linee 1, 2, 41, 42, 51, e 52).










lunedì 22 febbraio 2010

Coppa Città di Venezia


La Coppa Città di Venezia di fioretto maschile si è svolta all'interno del Palasport dell'Arsenale nelle giornate di venerdi 19, sabato 20 e domenica 21 febbraio 2010. La Coppa Città di Venezia è arrivata ormai alla 33. edizione ed è da sempre l'appuntamento più importante dedicato alla scherma che si tiene in città. Le prima giornata di assalti è stata riservata ai gironi eliminatori della gara singolare, mentre di sabato hanno gareggiato i 64 atleti arrivati al tabellone ad eliminazione diretta. A sorpresa la finale è stata vinta dal cinese Cheng Lei sul favorito numero uno italiano, Andrea Baldini, autore comunque in precedenza di un'ottima prestazione in semifinale contro il connazionale Andrea Cassarà. Di domenica invece ha avuto luogo la competizione di fioretto a squadre che ha visto in finale il dominio dell'Italia sulla Russia (45-34 il risultato) che non ha mai dato l'impressione di poter impensierire più di tanto i quattro moschettieri azzurri. Al terzo posto si è classificata la forte squadra cinese. L'Italia del fioretto era rappresentata da Cassarà, Barrera, Aspromonte e Baldini. Al termine della premiazione la Coppa Città di Venezia è stata consegnata al commissario tecnico della nazionale di fioretto, Stefano Cerioni, campione olimpico a Los Angeles nel 1984 e a Seoul nel 1988. La Coppa Città di Venezia è stata seguita da un caloroso e competente pubblico per tutta la sua durata.








domenica 21 febbraio 2010

Angelina Jolie e Brad Pitt a Venezia


Angelina Jolie e Brad Pitt a Venezia ci sono già arrivati durante il carnevale. Angelina Jolie e Brad Pitt sono ospiti a Palazzo Mocenigo sul Canal Grande assieme ai loro figli. La coppia di attori più famosa del momento si trova a Venezia perchè, a partire dai primi giorni di marzo, Angelina Jolie e Johnny Depp inizieranno le riprese di un film. Tale film, dal titolo "The Tourist", vedrà questi attori impegnati in set dislocati in varie locazioni di Venezia, per una durata di circa tre mesi. "The Tourist" sembra abbia una trama intrecciata da spionaggi ed intrighi internazionali mista alla passione tra i due protagonisti. E' infatti previsto un bacio mozzafiato tra Angelina Jolie e Johnny Depp, ma non è ancora dato sapere dove avverrà questa romantica scena. I produttori per completare il cast stanno ancora cercando di assumere delle comparse, per un totale di 2000 persone. La maggior parte di esse verrà impiegata durante le scene previste in una fastosa cena che dovrebbe avere luogo all'interno del Fontego dei Tedeschi, anche se questo non è ancora stato stabilito in modo definitivo. Angelina Jolie e Brad Pitt sono stati visti in giro per la città sempre accompagnati dai loro bambini. Lo scorso martedi a mezzogiorno circa la celebre coppia è andata in un noto locale della città. Si tratta del Cantinone Schiavi a San Trovaso, che non è un'osteria come hanno riportato alcuni giornali, ma bensì una tra le più prestigiose enoteche di Venezia ed è da tre generazioni di proprietà della famiglia Gastaldi. Per proteggere l'intimità di Angelina Jolie, Brad Pitt e famiglia è stata installata una specie di paravento proprio al di fuori della riva di Palazzo Mocenigo. Sembrano lontani i tempi nei quali era proibito piantare anche un solo palo in laguna, ma si sa, con i soldi si può fare questo e altro, come testimonia lo scempio assai più grave che è stato perpetrato in Sacca della Misericordia (centinaia di pali vi sono stati piantati per creare una darsena per barche che mai era esistita, neanche al tempo della Serenissima). Comunque nelle foto si può vedere Palazzo Mocenigo con la protezione appena descritta, ma anche dozzine di fotografi e cameramen in attesa di immortalare Angelina Jolie e Brad Pitt mentre si imbarcano su un taxi. Infine il taxi arriva, e trasporta la celebre coppia lontano dagli sguardi dei curiosi.





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