domenica 18 luglio 2010

Barconi alla Festa del Redentore


I barconi alla Festa del Redentore sono centinaia e portano con sè numerosissime persone, giovani per lo più, ma non solo. I barconi alla Festa del Redentore possono trasportare dozzine di passeggeri che così evitano di trovarsi nella calca delle rive delle Zattere, della Giudecca o lungo il Molo di San Marco. Molti barconi che vanno alla Festa del Redentore transitano per il Canal Grande, come possiamo vedere dalle immagini. Tutti questi barconi, oltre ad avere una capiente cambusa stracolma di bibite e di piatti tipici veneziani, sono dotati di impianti stereo davvero notevoli che fanno funzionare prima e dopo i fuochi d'artificio, naturalmente con tutti i decibel che hanno a disposizione. Dopo i fuochi molti barconi ritornano verso i loro stazi a Venezia o in terraferma, ma alcuni escono in mare aperto verso le spiagge del Lido per attendere l'alba. Con i tempi che corrono la Festa del Redentore ha perso quasi tutto il suo significato religioso a favore del puro divertimento. Quindi, tanto vale (per chi può) esagerare, poiché questa notte rappresenta da molto tempo l'appuntamento più importante dell'estate veneziana. Nelle immagini vediamo una "processione" di barconi che si dirigono in Bacino San Marco per assistere alla Festa del Redentore, mentre al loro interno già si balla con musica a tutto volume.


Le piccole imbarcazioni a motore tipiche della Laguna di Venezia rappresentano ormai una rarità, mentre quelle a remi sono praticamente scomparse. Quando andavo a vedere la Festa del Redentore da bambino la maggioranza delle barche era a remi ed ognuna era addobbata con le luminarie. Nel menù della serata non potevano mancare le "sarde in saor", il "fegato alla veneziana" ma soprattutto l'anguria, che in altre parti d'Italia viene chiamato cocomero. Il vino ben ghiacciato scorreva a fiumi, ma almeno questo credo avvenga anche ai giorni nostri. Quando da casa mia sento i botti dei fuochi della Festa del Redentore (come sta avvenendo in questo preciso momento) il mio pensiero si intristisce e va, oltre alle mie persone care che non ci sono più, anche alle persone anziane che sono a casa da sole. Nessuno le porta più a vedere i fuochi, ormai. Anche le persone che sono negli ospedali o nelle case di riposo non hanno la fortuna di poterli ammirare. Ed infine penso anche agli animali che con i botti provocati dai fuochi d'artificio prendono davvero tanta paura. I cani e i gatti spesso si nascondono sotto ai letti per lo spavento: il loro sensibile udito non sopporta un simile rumore. Ma a tutti quelli che adesso sono sotto le stelle in laguna per vedere i fuochi d'artificio auguro una buona Festa del Redentore. Di cuore.
Per la cronaca i fuochi della Festa del redentore sono iniziati alle ore 23.30 di sabato 17 luglio 2010 e sono terminati alle ore 00.04 di domenica 18 luglio.





4 commenti:

emilia ha detto...

Sì, Redentore è la festa dei barconi con giovani e musica techno a tutto volume dagli impianti stereo, una processione del puro divertimento sul Canal Grande che parte dal tardo pomeriggio, poi i barconi con i giovani si mettono fermi in bacino di San Marco formando un parcheggio nell'acqua e dalle rive si sente la musica... E poi mezz'ora prima del mezzanotte si aspettano i fuochi, che sono straordinariamente belli e sorprendenti.
Ma forse ci sono delle persone che si annoiano e non vanno a vederli, io ne conosco una. Poi non tutti desiderano passare la famosissima notte del Redentore in barca. Il bellissimo biondo veneziano della reception di hotel "Centauro" mi ha detto che non era mai stato in barca alla festa del Redentore perché non gli piaceva restare immobile.
I fuochi però sono spettacolari, e l'atmosfera sabato sera che li precede è molto bella, festiva, direi unica.

Fausto ha detto...

emilia: La Festa del Redentore è bellissima. Ma per apprezzarla bisogna avere la mente sgombra da problemi e preoccupazioni. Quando posso vado a vedere i fuochi del Redentore in barca, mi metto ben distante dagli altri natanti, in una zona tranquilla della laguna, dietro all'Isola della Giudecca. Solo così riesco ad apprezzare i giochi pirotecnici della "notte famosissima". Non andrei mai a vederli a piedi, in mezzo alla folla, al caldo. La vera Festa del Redentore, così come l'ho conosciuta, non esiste più. Quando ero bambino i miei parenti mi portavano a vedere i fuochi con la barca a remi, addobbata di luminarie. Le barche si attaccavano l'una con l'altra e ci si scambiavano i piatti della cucina tipica veneziana. Ci si offriva le fette di anguria e di melone o il vino, per il gusto di essere veneziani e di stare in compagnia. Poi tutti assieme ci si metteva a cantare le allegre (o meste) canzoni di Venezia.
Mi potrei adesso attaccare con la mia barchetta ad un barcone che "spara" musica techno a tutto volume?
Certo i fuochi sono sempre più belli, ma è lo spirito della festa, dello stare assieme, del condividere, che se n'è andato.
Per ascoltare a centinaia di decibel le canzoni più famose (ed effimere) dell'estate.
Buona serata.

emilia ha detto...

Fausto,
mi è piaciuta così tanto la tua risposta che l'ho messa in vetrina sul mio blog :)
Ma quante persone possono salire sulla tua barchetta? Desidererei se ci fosse posto per qualche innamorato di Venezia ;-)
Scherzi a parte, mi hai dato un'idea come dovrei passare in avvenire la Festa del Redentore, visto che a me la musica techno non piace per niente... La mia amica Rayna ha conosciuto l'ultima volta a Venezia un pescatore e si sono messi d'accordo di chiamarlo a settembre per portarci per un giro in barca nella laguna...

Fausto ha detto...

emilia: Ho già letto i commenti sul tuo blog!
La mia barchetta è davvero piccola. Per un giro in barca nella laguna avere come amico un pescatore è proprio il massimo!
Buona serata.

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