martedì 20 luglio 2010

Pietre Bucate a Venezia


Le pietre bucate a Venezia sono presenti a decine, specialmente negli esterni di alcuni tra i più antichi edifici della città. Le pietre bucate a Venezia, che i residenti chiamano in dialetto "piere sbuse", rappresentano da secoli un autentico rebus al quale non è stata data ancora una risposta definitiva. La domanda più naturale che ci assale vedendo queste pietre bucate in marmo d'Istria, spesso predisposte in coppia, è: "A cosa servivano?". Innanzi tutto bisogna premettere che le pietre bucate in città vennero collocate nel periodo della Venezia Bizantina (XIII secolo circa) e quindi non esistono tele di quell'epoca che ne possano mostrare quale fosse il loro uso. Vedere su un dipinto del Canaletto (del '700) come venivano adoperate le pietre bucate potrebbe testimoniare probabilmente solo un uso posteriore di 500 anni a quello originale, quindi fittizio. Molte sono le supposizioni sull'uso delle pietre bucate a Venezia. Alcuni studiosi affermano che esse sostenevano delle protezioni a difesa degli edifici nelle quali erano poste. Altri ricercatori asseriscono che tra le pietre bucate venivano posti dei lunghi pali in legno che potevano sostenere dei tendoni per riparare dal sole, o per stendere i panni o per asciugare i panni appena tinti. Tutte le ipotesi sono in teoria valide e non possono essere negate o confermate con certezza. Tuttavia la soluzione potrebbe trovarsi su di un balcone che ho visto in Calle dei Cerchieri (nelle ultime tre foto), nel sestiere di Dorso Duro, non lontano da Campo San Barnaba. In quel balcone ci sono ben sei fori sui contorni di marmo (tre per parte) che con tutta probabilità sostenevano dei pali con appesi dei panni bagnati o appena tinti. I liquidi venivano quindi convogliati con apposita pendenza verso un foro di scolo (visibile nell'ultima immagine). Nel balcone si possono notare i piccoli fori sul marmo predisposti per le inferriate. Mettere delle grate potrebbe aver avuto il significato di proteggere un prodotto prezioso, forse delle pellicce d'animale messe ad asciugare? Qualsiasi altra ipotesi è comunque ben accetta. A volte la verità ci appare plausibile solo grazie alla fantasia.
Chi ha l'intuito per risolvere il mistero delle pietre bucate a Venezia?








6 commenti:

Maité ha detto...

Je connaissais l'existence de ces pierres trouées mais je n'en avais jamais vues. Le mystère persiste encore...Bonne journée, a presto !

emilia ha detto...

Che guida fantastica, sei tu, caro Fausto! E quante cose ho imparato da te...

Album vénitien ha detto...

Je me suis dit " Chouette", je vais enfin savoir à quoi servait ces pierres...donc le mystère n'est pas résolu mais tu fais un excellent guide de Venise !! Grazie !

Fausto ha detto...

maite: A Venise il y a beaucoup de ces pierres spéciales. J'espère que certains chercheurs peuvent résoudre leur mystère.
Bonne soirée.

emilia: Grazie mille, purtroppo non sono una guida ufficiale ma solo virtuale. Comunque se posso insegnare qualcosa su Venezia ai fedeli lettori di questo blog ne sono davvero felice.
A presto.

Album vénitien: Voici un autre petit mystère de Venise qui n'a pas de solution. Cela signifie que nous continuerons de penser à de nouvelles hypothèses!
A bientôt!

iRiMiKi ha detto...

Da bambini in spiaggia cercavamo sempre sassi col buco... dicevano che quei sassi portavano fortuna. Forse le pietre bucate a Venezia fungevano da portafortuna? Non è un granché, ma è pur sempre un ipotesi!

Fausto ha detto...

Irina: L'ipotesi è davvero simpatica. Ma se le pietre bucate fossero state costruite proprio per questo motivo? :O)
Buona serata.

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